Per la serie esperimenti riusciti, vi racconto le mie insalate sul balcone dell’anno scorso:
Ho comprato
due vasi a riserva d’acqua decisamente capienti, 40×40 circa (costo 9,98),
1 sacco di terriccio biologico (costo 5,00 euro),
12 piantini di un’insalata non meglio identificata (ma che credo che sia la gentilina) (costo 1 euro).
Ho riempito i vasi con il terriccio (che mi è bastato anche per un’altro vaso che avevo già), trapiantato le insalate ed innaffiato bene. Per evitare la troppa evaporazione ho sparso un leggero strato di foglie sulla terra.
Queste sono le immagini:
Svantaggi:
ho dovuto comprare i vasi ed il terriccio (ampiamente ripagati a conti fatti e quest’anno li ho già)
Vantaggi:
– Grazie alle foglie ed al fatto che non ha piovuto sopra alle insalate le foglie erano praticamente pulite: una sciacquata e via (e non è poco per me che non amo lavare la verdura e spesso compro l’insalata confezionata)
– In quel periodo qui siamo stati alluvionati mica da poco, nonostante questo a mezzogiorno tornavo a casa, uscivo sul balcone ed avevo la mia bella insalata comoda comoda.
– Dopo due anni e dico due, passati a nutrire lumache e limacce con ogni tipo di insalatine tenere tenere, per la prima volta ho vinto io: non una rosura (almeno ad inizio stagione, poi, in estate, sono arrivati i bruchi a distruggermi un’intera testa d’insalata in due giorni)
Miglioramenti apportabili all’esperimento:
1. Inizialmente non avevo pensato che potevo raccogliere l’insalata “sfogliandola” e non recidendola alla base come normalmente si usa fare.
Nella foto del 17 maggio notate la pianta a destra: è stata “sfogliata” e, anche se non ho più avuto tempo e soprattutto voglia di fotografarla, ha continuato a produrre parecchio fino a quando ha cominciato a “montare”.
2. Non sono stata abbastanza abile a calcolare i tempi ed a ripiantare in tempo altre insalate o meglio, sono partita da seme ed i tempi si sono decisamente allungati rispetto all’avere i piantini già pronti. Per cui non ho avuto una produzione continua.
3. Utile sarà proteggere le piantine con una rete o con un tessuto non tessuto nel periodo in cui vedo molte farfalle in giro onde evitare razzie inconsulte dei loro bruchi. In alternativa dovrò ricordarmi di ispezionare con attenzione le insalate per scovare subito delle uova.
La copertura potrebbe essere utile anche per diminuire la temperatura nel caso non bastasse spostare i vasi nel posto + all’ombra. L’anno scorso un paio di piante sono andate a seme (con mia somma gioia, visto che ho usato quei semi in autunno e oggi) ma non è stata una cosa preordinata.
martedì 7 aprile 2009 at 11:11
ciao! ho letto il tuo interessantissimo resoconto! quest’anno sono dell’idea di provarci anche io con l’insalata!
ti chiedo qualche consiglio… visto l’ottima riuscita del tuo esperimento!
1) i vasi sul fondo sono bucherellati o no!?
nel senso che io ho problemi coi vicini sotto… e non vorrei bagnare in alcun modo la loro parte!
2) ho letto che si possono usare anche cassette della frutta ricoperte con un sacco di yuta… è vero?!
3) hai usato concimi?!
4) tu sei partita proprio da piantine comprate in vivaio non da semi!?
grazieeeee mille!
martedì 7 aprile 2009 at 19:02
Ciao misia.
1) i vasi sono a riserva d’acqua con una specie di “troppo pieno” e quindi se li riempi troppo versano (questi miei hanno una riserva di circa 3 litri).
però basta tenere d’occhio la cosa (quest’anno ho misurato il contenuto di un vaso nuovo per evitare inconvenienti che se non disturbano i vicini disturbano me 😉 )
2) questo non te lo so confermare perchè non ho provato ma non vedo perchè no, però dovresti trovare un buon sottovaso abbastanza grande e con quel che costano i sacchi di iuta forse convengono i 4.99 del vaso a riserva d’acqua.
3) no, non ho usato concimi ma ho usato un terriccio biologico che probabilmente ne contiene. il motivo della scelta è stato il peso del terriccio: quello del mio orto è decisamente pesante ed io ho le “turbe” sulla tenuta di balconi e solette (a ognuno il suo incubo 😛 )
4) si. pagate 1 euro 12 piantine. ma guadagni un sacco di tempo ed io sono alle prime armi con le semine.
potresti (come ho fatto io quest’anno) iniziare a mettere 12 piantine già pronte e nel contempo usare il contenitore per seminare le prossime 12 (perchè almeno sai che non contengono concimi chimici di alcun genere).
Forse se vivi in una grande città avrai problemi a procurarti le piantine.
ma forse no perchè pare che la cosa sia di gran moda quest’anno (in realtà io penso che ci stiano riabituando a coltivare perchè la crisi sarà sempre più crisi ma questo è un altro discorso).
nel caso non le trovassi prova a muoverti in provincia, mercati, mercatini, fiere, negozi d’agraria (parlando di Torino ad esempio basta muoversi di una decina di km e trovi tutto quel che serve)
giovedì 7 Maggio 2009 at 17:59
Ho sentito parlare e sto cercando dei sacchi di terriccio dentro cui si può coltivare. In pratica risparmi il vaso. Ho solo dei dubbi sulla bellezza estetica e sul problema dell’acqua sul balcone. Voi che dite? Lo fareste?
domenica 16 agosto 2009 at 12:20
Scusa Michele, ho visto solo ora il tuo commento (ok sono stata in altre faccende affaccendata e non ho più guardato il blog, come tante altre cose).
Quei sacchi sono interessanti (a parte che va bene qualunque sacco di terriccio, ci fai i buchi necessari e…) però ci vorrebbe un sotto vaso adatto secondo me…
ne riparliamo la primavera prossima?